L’Amiantifera di Balangero è una cava di amianto situata sul Monte San Vittore e venne scoperta nel 1904, copriva gran parte dei territori di Balangero e Corio. Attiva dal secondo decennio del XX secolo fino al 1990, fu la più grande cava di amianto in Europa e una tra le prime al mondo. Con la legge n. 257/1992 venne bandito in Italia l’uso dell’amianto e da allora ha inizio il risanamento della miniera di Balangero. Tra le varie storie di vita legate all’Amiantifera, vi sono anche quelle, molto particolari, di due grandi della letteratura italiana del Novecento: Primo Levi ed Italo Calvino. Entrambi, per diversi motivi professionali, ebbero rapporti con l’attività che si svolgeva in miniera, la quale, evidentemente, li colpì così fortemente da spingerli a trasmetterci le loro emozioni attraverso bellissime pagine. Nel novembre del 1941, Primo Levi, giovane dottore in chimica, neolaureato, lavorò presso la cava di Balangero per compiere delle ricerche e delle prove di estrazione del prezioso nichel dalla roccia di serpentino. Ambienterà nella miniera il racconto a sfondo autobiografico “Nichel”contenuto nella raccolta “Il sistema periodico”. Nel 1954, Italo Calvino, giovane redattore del quotidiano “L’Unità” dovette fornire, su quel giornale, la cronaca di una vertenza dei lavoratori della miniera contro la proprietà, relativa a uno sciopero di 40 giorni contro la soppressione del premio di produzione promosso dall’azienda per ridurre i costi. Su tale vertenza e sulle condizioni di lavoro degli operai, Calvino scrisse poi un lungo reportage intitolato “La fabbrica nella montagna”
L'Amiantifera di Balangero non è stata solo la più grande cava d'amianto dell'Occidente ma è stata un'immensa fonte di lavoro e di ricchezza per la comunità balangerese e i paesi limitrofi fino agli anni '90. Con la chiusura della cava e le leggi sulla pericolosità dell'amianto è partito un enorme progetto di messa in sicurezza e bonifica dell'intero sito da parte di R.S.A. La R.S.A. S.r.l., di proprietà interamente pubblica, opera dal 1995 in Convenzione con la Regione Piemonte nella realizzazione di studi, progetti e nell’esecuzione delle opere necessarie al risanamento e allo sviluppo ambientale della ex-miniera di amianto di Balangero e Corio, inserita tra i siti di interesse nazionale con Legge 09.12.1998 n. 426. Il patrimonio di storia economica rappresentato dall’ex-miniera nel suo complesso costituisce un esempio unico ed irripetibile di archeologia industriale e nel contempo un luogo di esperienze nella dimensione applicativa delle tecnologie di carattere ambientale: dalle tecniche di ingegneria naturalistica agli interventi di bonifica, dal monitoraggio ambientale alle problematiche sulla sicurezza. Dal 2003 la R.S.A. S.r.l. promuove esperienze di educazione ambientale e progettazione partecipata con le scuole elementari, medie e superiori del territorio. In relazione con altri soggetti pubblici e privati vengono condotte visite didattiche in sito lungo percorsi appositamente attrezzati. La Società realizza, oltre ad attività di educazione ambientale, la promozione di eventi sul territorio che conducono alla creazione di partnership volte a sviluppare una progettazione comune e partecipata nelle dimensioni della sostenibilità: ambiente, economia e società, così come enunciate dalla Strategia Europea per lo Sviluppo Sostenibile (2001), adottata dalla Commissione e dal Consiglio dei Ministri Europei.
PROGETTI
Il Lago Incantato
Il progetto "Il Lago incantato" nasce dalla vincita del bando Cinema e Immagini per la Scuola promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, ideato da Max Chicco, è stato realizzato dagli studenti del Liceo Classico e Musicale Cavour di Torino.
L'anteprima della mini-serie è stata presentata domenica 14 gennaio 2024 alle ore 20.30 presso il Cinema Massimo 1 di Torino.
"La mia idea è quella di mostrare attraverso i personaggi del serial quale lavoro è stato fatto sulla montagna. Ho fatto molti sopralluoghi e credo che il pubblico debba conoscere. In questo tipo di progetto scelgo la fiction perché è un modo per avvicinare un pubblico giovane, ma allo stesso tempo posso far passare concetti importanti che forse un classico documentario non avrebbe tale la forza narrativa" – Max Chicco
I Guardiani del Futuro
ll progetto "I Guardiani del Futuro" nasce dalla vittoria del bando Cinema e Immagini per la Scuola promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
E’ stato un viaggio attraverso l'alfabetizzazione delle immagini: il percorso proposto è stato sia un gioco educativo sia un laboratorio di produzione audiovisiva. Attraverso immagini in movimento, disegni, rumori e musica, i bambini coinvolti hanno potuto avere l'opportunità di esplorare la loro fantasia, approfondendo le sfide che attendono l'umanità in un territorio che è stato teatro di un disastro ambientale: l’amiantifera di Balangero.
La proiezione del film animato, realizzato dai bambini e dalle bambine della primaria dell’Istituto Comprensivo di Balangero, ha avuto luogo presso il padiglione Stabio nel Parco Comunale giovedì 8 maggio 2025 alle ore 19.00.
Nella sua precedente opera, il Lago Incantato, Max ha preso contatto con la realtà e le problematiche della ex cava di Balangero, confrontandosi con il timore suscitato dall'amianto e le realizzate speranze dell'attuale messa in sicurezza del sito tramite la bonifica.
Ora si cimenta con un film di animazione prodotto insieme ai bambini delle scuole primarie, sempre sul tema dell'ex cava e con l'intento di coinvolgerli in una storia a lieto fine in contrasto con l'idea di un inquinamento irreversibile.
Chicco dimostra una grande sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali, una grande versatilità nell'utilizzare tecniche diverse, nonché la capacità di coinvolgimento dei più piccoli.
L' amiantifera di Balangero, come traspare dalle realizzazioni artistiche del regista, sta terminando la propria trasformazione da luogo chiuso e pericoloso a spazio verde finalmente restituito alla collettività e dedicato alla produzione di energie rinnovabili.
Il Sindaco
dott. Franco Romeo
Festival CinemAmbiente 2025
"La montagna magica" della regista Micol Roubini incanta il pubblico del CinemAmbiente: un racconto poetico e necessario sul paesaggio, la memoria e la rinascita del sito dell’ex Amiantifera di Balangero e Corio.
Sabato 7 giugno, nell’ambito del 28° Festival CinemAmbiente di Torino, si è tenuta la proiezione de “La montagna magica”, il nuovo film-documentario di Micol Roubini, che partecipa al concorso. L’evento ha registrato una ottima partecipazione di pubblico e un forte coinvolgimento emotivo, con la presenza in sala di numerosi rappresentanti del mondo dell’ambiente, del cinema e delle comunità locali.
Tra i partecipanti alla proiezione, vi era il Sindaco del Comune di Balangero, dott. Franco Romeo, ed i rappresentanti della RSA S.r.l., la società interamente pubblica incaricata della gestione e valorizzazione ambientale del sito dell’ex-Amiantifera di Balangero e Corio, che promuove il recupero sostenibile dell’area attraverso progetti di bonifica, riqualificazione ecologica e collaborazione istituzionale.
Erano inoltre presenti la Dott.ssa Bice Fubini Presidente del Centro Interdipartimentale pe lo studio degli Amianti e di altri Particolati Nocivi “G. Scansetti” e l’illustre epidemiologo Dott. Benedetto Terracini.
Il film esplora, con uno sguardo intimo e al tempo stesso politico, le trasformazioni di un paesaggio segnato da decenni di attività estrattiva e da una complessa eredità ambientale. Il sito minerario di Balangero e Corio, la più grande miniera di amianto d’Europa, diventa così uno spazio simbolico e reale dove si intrecciano la memoria industriale, le ferite del territorio e le possibilità di rinascita attraverso una nuova visione ecologica.
Questa nuova produzione artistica conferma il crescente interesse culturale per la valorizzazione e la bellezza del sito dell’ex Amiantifera e di tutto il bagaglio storico, culturale e umano che il luogo e il suo territorio rappresentano. Un segnale importante di attenzione e riscoperta che si affianca e si integra alle azioni di recupero ambientale e di riqualificazione paesaggistica in corso.
Il valore di questo lavoro è nella sua capacità di ascoltare i luoghi e le persone, dando voce al senso profondo di una transizione culturale che riguarda tutti noi. È un’occasione preziosa per riscoprire l’identità di un territorio che sta cercando, con impegno e determinazione, una nuova via di sviluppo e di consapevolezza ambientale.
Attraverso un linguaggio visivo poetico e una tessitura sensibile di immagini, suoni e silenzi, Micol Roubini restituisce profondità e complessità a un contesto troppo spesso ridotto a cronaca o tecnica, invitando lo spettatore a una riflessione più ampia sul rapporto tra natura, storia e futuro.
“La montagna magica” è più di un documentario: è un viaggio nella memoria e nell’immaginazione dei luoghi, tra ombre del passato e possibilità di rigenerazione. Un’opera che interpella anche il presente, in un momento in cui le comunità locali sono chiamate a ripensarsi in chiave ecologica, sociale e culturale.
Connettere l'Ambiente
Web serie ideata e realizzata dai giovani del Servizio Civile di Città Metropolitana di Torino.
11 aprile 2025 - La rinascita di un luogo perduto
L’amiantifera di Balangero e Corio, situata nelle valli di Lanzo, è un luogo affascinante e ricco di storia. La nuova puntata di Connettere l'Ambiente s'intitolata “La rinascita di un luogo perduto” e ha come protagonista proprio questa cava di amianto, la più grande d’Europa, attiva dal 1904 al 1990. Irene e tutta la troupe, proteggendosi dagli eventuali rischi del sito con apposite tute di protezione e mascherine, accompagnati dai tecnici della Società che sta realizzando la bonifica del sito, sono andati alla scoperta del sito. Il direttore Gian Luigi Soldi, descrive le attività di bonifica condotte negli ex siti di estrazione finalizzate a tutelare la salute umana e alla messa in sicurezza del territorio. Non perdete questa puntata e le immagini spettacolari della valle vista dall'alto, un grande reportage uno degli episodi più suggestivi della web serie e un grande lavoro di gruppo.
8 agosto 2025 - Il lago, la montagna e l'amianto
Un panorama che unisce la bellezza delle Valli di Lanzo e la memoria di un passato industriale apre la puntata extra della quarta stagione di Connettere l’ambiente. In questa puntata speciale le telecamere di Irene zoomano su un piccolo gioiello paesaggistico: il lago. “Si tratta di un lago profondo circa 50 metri che contiene 2 milioni di metri cubi di acqua” spiega Gianluigi Soldi, direttore della Rsa, la Società di risanamento e sviluppo ambientale che sta guidando la bonifica della cava. Si è formato a seguito della cessazione dell'attività estrattiva all'interno del bacino minerario da cui venivano estratte le rocce per produrre poi il crisotilo, il minerale di amianto prodotto dalla Amiantifera. Il lago si è formato in quanto, dopo la cessazione dell'attività estrattiva, si è interrotta anche l'attività delle pompe che drenavano il fondo e lentamente il bacino si è riempito d'acqua fino a raggiungere lo stato attuale.
La Voce e il Tempo
Settimanale diocesano dell'Arcidiocesi di Torino.
3 agosto 2025 - Balangero, il futuro <verde> oltre l'Amiantifera
La bonifica della più grande cava d'Europa e l'alleanza fra Comune e Parrocchia.